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Le banche stanno crollando, in borsa

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Dopo il fallimento di un paio di banche statunitensi nel weekend, si stanno diffondendo sui mercati timori di altri possibili fallimenti bancari, anche in Europa.

Ad esempio alla borsa di Zurigo Credit Suisse oggi perde il 10%, facendo segnare il nuovo minimo storico di sempre. Da inizio marzo ha accumulato una perdita del 22%, mentre negli ultimi dodici mesi la perdita cumulata risulta ormai essere del 70%.

Sulla borsa di Milano, che complessivamente sta perdendo il 4%, Banca Mediolanum perde il 4,76%, Unicredit il 4,88%, Mediobanca il 5,14%, Intesa Sanpaolo il 5,52% e Finecobank il 5,98%.

Fanno ancora peggio Banco Bpm con -6,52% e Bper con addirittura -7,36%.

In Europa spiccano Bnp Paribas, -3,83%, Societe’ Generale, -3,76%, e Credit Agricole, -3,28%.

Tutto ciò ha anche fatto alzare lo spread BTP-Bund a quasi 190 punti, dopo che la settimana scorsa era sceso a 175.

Per ora si tratta “solamente” di crolli in borsa, ovvero di forte e rapido deprezzamento delle relative azioni, e non di veri e propri fallimenti come quelli accaduti nel weekend negli USA. Oltretutto tali perdite in borsa risultano essere inferiori rispetto ai crolli verticali dei giorni scorsi delle banche poi fallite.

Negli Stati Uniti è intervenuta la banca centrale, per salvare perlomeno i depositi dei clienti delle banche fallite, mentre per ora in Europa le autorità non sono ancora dovute intervenire.

La situazione comunque è in divenire, e potrebbe riservare altre novità a breve.

Anche perchè molti timori riguardano proprio ciò che è capitato alle banche fallite negli USA: se la causa sono stati i forti aumenti dei tassi di interesse, e quindi delle rate per la restituzione dei prestiti, anche altre banche potrebbero avere problemi simili.