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Online se sei brutto NON ti tirano le pietre (ovvero come i contenuti prevalgono sulla forma)

Mi spiace Antoine, avevi torto: su Internet se sei brutto le pietre NON te le tirano! Anzi…

A tal proposito vi voglio raccontare una storia che mi riguarda in prima persona. C’è stato un periodo in cui mi stavo facendo crescere la barba (che ora invece tengo decisamente più corta). Insomma, sembravo Bin Laden! Non sono mai stato ‘sta gran bellezza, ma in quel periodo da questo punto di vista credo di aver dato il peggio di me (da adulto).

Nello stesso periodo stavo girando dei video (brutti uguale) sui bitcoin: ebbene uno di questi è il video di maggior successo che abbia mai pubblicato! Quasi quarantamila visualizzazioni, con un incredibile durata media della visione di oltre 6 minuti (tenete presente che sul mio canale in totale ho pubblicato più di 150 video, ed ho quasi mezzo milione di visualizzazioni).

Ma perchè un video così “brutto” ha avuto così tanto successo? Grazie ai CONTENUTI!

Infatti quel video spiega in modo abbastanza approfondito, ma con parole semplici, cos’è e come funziona il bitcoin (un argomento di interesse sempre maggiore). Il video ha più di 3 anni, e continua ad essere guardato: anzi, ultimamente le visualizzazioni settimanali sono addirittura aumentate!

In altre parole anche quando la forma rasenta lo schifo, se ci sono i contenuti buoni si spacca lo stesso! I contenuti sono spesso proprio ciò che la gente cerca online soprattutto quando fa ricerche legate ad argomenti seri o importanti. Certo, il discorso cambia notevolmente quando si passa ad argomenti leggeri, o addirittura divertenti, ma in realtà a cambiare è soprattutto ciò che va considerato come “contenuto”: una bella foto di Belen non è forma, ma contenuto (ironia a parte).

Quindi quando si trattano argomenti seri online il contenuto vale più della forma. Ribaltando il discorso possiamo affermare che la forma da sola non è in grado di far diventare interessante un contenuto che non lo è, a meno che la forma stessa non sia contenuto (come nel caso di Belen).

Ora se siete pronti potete guardare il video “incriminato” (di seguito trovate anche il mio ultimo video pubblicato, così da avere un metro di paragone per misurare il livello di obbrobrio del primo):