Si dice che il QE non abbia generato inflazione. In effetti essendo l’inflazione “l’aumento del livello medio generale dei prezzi di beni e servizi” la precedente affermazione è vera, se ci si riferisce ai prezzi al consumo. Infatti il QE non pare abbia generato un aumento dei prezzi al consumo.
Ma d’altra parte invece un aumento dei prezzi, significativo e prolungato, lo ha generato: quello degli asset finanziari (soprattutto quelli speculativi). Questi non sono beni di consumo (ma di investimento) tuttavia sono pur sempre beni…
Pertanto se il QE in effetti da un lato non ha generato inflazione sui mercati al consumo, dall’altro lato ha invece generato “inflazione” sui mercati finanziari. Il fatto che in questo settore non si utilizzi il termine “inflazione” per indicare un aumento dei prezzi non significa che i prezzi non siano aumentati!
Ad esempio le azioni che si scambiano in borsa sono a tutti gli effetti dei beni (finanziari, di investimento), ed il loro valore in realtà è il loro prezzo di acquisto. Ebbene, è innegabile che il QE abbia generato un significativo, diffuso e prolungato aumento dei prezzi delle azioni, e degli asset finanziari in genere. Pertanto pur non essendo comune in questo settore l’utilizzo del termine “inflazione”, il QE invece in sostanza ha generato inflazione sui mercati finanziari.
Ora il punto è: cosa succederà se le Banche Centrali dovessero decidere di invertire la rotta ed iniziare a ritirare dal mercato parte delle enormi quantità di denaro immesse in questi anni sui mercati finanziari? Non mi sto riferendo al graduale decremento delle emissioni (o alla cessazione delle medesime), ma proprio al ritiro dal mercato di grosse quantità di nuova moneta emessa con i QE.
Probabilmente si genererebbe deflazione finanziaria. Ovvero un calo diffuso, prolungato e poderoso dei prezzi degli asset finanziari di investimento. Possiamo permettercelo? Semplicemente NO.
Pertanto i mercati finanziari sono stati “drogati” da questo eccesso di liquidità che ha generato un trend inflattivo che sarebbe pericolosissimo invertire. Ovviamente lo si può arrestare, ma non invertire. Ma se invece ad un certo punto dovessimo essere costretti ad invertirlo (ovvero a ritirare moneta in eccesso dal mercato) se ad esempio dovessero innescarsi forti trend inflattivi riguardanti i prezzi al consumo?
E’ possibile che i mercati finanziari, oramai drogati dal QE, debbano rimanere tali. I danni che potrebbero essere innescati da un eventuale trend finanziario deflattivo potrebbero essere di tali dimensioni da non poterci semplicemente permettere che si verifichino. Dobbiamo solo sperare che questa immensa quantità di nuova moneta emessa rimanga confinata nei mercati finanziari, e non inizi per qualche motivo a riversarsi sui mercati al consumo, altrimenti potremmo avere contemporaneamente un deleterio trend inflattivo sui mercati al consumo, ed un disastroso trend deflattivo sui mercati finanziari: ovvero una combinazione esplosiva!