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E se la Banca Centrale comprasse beni e li distribuisse ai poveri?

mensa per i poveri
mensa per i poveri

L’inflazione nell’area euro da qualche anno a questa parte è troppo bassa. Per farla aumentare in modo da raggiungere il valore ritenuto attualmente ottimale (2%) bisognerebbe immettere nei mercati al consumo più moneta.

In realtà la Banca Centrale Europea (BCE) di moneta sui mercati negli ultimi anni ne ha immessa parecchia, ma non in quelli al consumo: si è limitata ad immetterne sui mercati finanziari. Questo non ha prodotto aumenti di prezzi generalizzati sui mercati al consumo.

Ragioniamo per assurdo, e domandiamoci: cosa potrebbe accadere se la BCE creasse dal nulla grandi quantità di euro con cui acquistare beni sul mercato, per poi distribuirli gratuitamente alle fasce più povere della popolazione?

Per prima cosa i produttori di quei beni incasserebbero di più. In altre parole il PIL aumenterebbe, e se gli acquisti fossero sufficientemente massicci, questo aumento si potrebbe apprezzare anche in percentuale sul totale del PIL prodotto dai paesi in cui avverrebbero tali acquisti.

In secondo luogo, distribuendo quei beni gratuitamente alle fasce più povere della popolazione, i poveri sarebbero un po’ meno poveri, e potrebbero migliorare le proprie condizioni di vita.

In terzo luogo probabilmente aumenterebbe l’inflazione, perchè se questi acquisti fossero massicci, e fossero effettuati direttamente sui mercati al consumo, l’incremento della domanda dovrebbe produrre un incremento dei prezzi, qualora l’offerta non dovesse aumentare si conseguenza.

Inoltre ci sarebbe anche un’altra conseguenza: l’aumento del gettito IVA per le casse dello Stato. In altre parole anche i conti degli Stati potrebbero migliorare.

Certo, perchè un piano del genere abbia un reale impatto dovrebbe poter disporre di enormi quantità di denaro, con cui acquistare un’enorme quantità di beni da distribuire poi gratuitamente ad una notevole quantità di persone. Ma questo, perlomeno in teoria, per la BCE non dovrebbe essere impossibile da fare. Anzi, paradossalmente potrebbe verificarsi persino il problema opposto, ovvero un eccesso di inflazione, ma la BCE nel corso degli anni fino ad ora ha dimostrato di essere piuttosto brava ad evitare che ciò accada.

Per carità, oggi come oggi un’idea del genere sarebbe infattibile, a livello tecnico e logistico, perchè la BCE non è ovviamente strutturata per gestire un simile piano, per di più di tale portata. Inoltre è lecito anche nutrire dubbi sulla sua efficacia, ma forse varrebbe la pena iniziare a ragionarci su, onde evidenziarne possibili rischi e benefici.

Il punto è che non è sostenibile sul lungo periodo una situazione in cui l’inflazione è eccessivamente bassa, quindi o si interviene, o ci si prepara a pagarne le conseguenze, qualsiasi esse siano. Pertanto è necessario se non altro prendere in esame le varie ipotesi alla ricerca di possibili soluzioni, per non finire per lasciarsi prendere dal panico quando sarà troppo tardi per intervenire.