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I divulgatori oggi devono fare di più

no bufale

no bufaleIl ruolo del divulgatore è sempre stato quello di… divulgare.  Ovvero di “rendere accessibili a un più vasto pubblico, per mezzo di un’esposizione semplice e piana, nozioni scientifiche e tecniche”.

Secondo me al giorno d’oggi invece occorre che i divulgatori facciano qualcosa in più.

Pensateci bene: una persona non esperta in una materia, oggi quante informazioni contrastanti può trovare ad esempio cercandole su Internet? E quante di quelle che troverà saranno affidabili?

Anzi, la vera domanda è quella ancora seguente: come può fare, concretamente, a distinguere quelle affidabili da quelle non affidabili? D’altronde ce ne sono così tante, e così “simili” tra di loro, che se non è già esperta di una materia credo sia IMPOSSIBILE che riesca realmente a distinguerle.

Badate bene: un tempo erano i mass media stessi a selezionare e proporre quelle che ritenevano più affidabili, ma oramai purtroppo non è più così. Infatti i mass media sono oramai talmente schiavi del consenso che sono giocoforza costretti a non fare più da “filtro di autorevolezza”. Ricordatevi infatti che è più facile credere alle bufale che alla verità, quindi ottenere il consenso solo con la verità è oramai cosa estremamente ardua: il consenso lo si ottiene dando in pasto alle masse quello che vogliono sentirsi dire, non quello che è vero…

Ed è così che i mass media hanno perso autorevolezza, perdendo anche il loro ruolo di selezionare le informazioni affidabili, scartando quelle inaffidabili.

Ebbene, questo ruolo al giorno d’oggi potrebbe essere ricoperto dai divulgatori.

Infatti noi divulgatori NON POSSIAMO PERMETTERCI di perdere autorevolezza. Ovvero, mentre da un lato i mass media l’hanno già persa, se un divulgatore perde autorevolezza rischia seriamente di perdere il suo pubblico! Ricordate: divulgare significa “rendere accessibili a un più vasto pubblico” le informazioni, quindi se il pubblico di un divulgatore non è vasto significa che non sta divulgando.

In altre parole un divulgatore che perde il suo vasto pubblico non è più un divulgatore!

Ecco perchè non possiamo permetterci di perdere autorevolezza. Questo significa che SIAMO COSTRETTI a selezionare le informazioni attendibili da quelle non attendibili, altrimenti corriamo il rischio di perdere autorevolezza, perdere pubblico, e quindi cessare di essere divulgatori…

Pertanto secondo me noi divulgatori siamo i candidati ideali per sostituire i mass media come selezionatori di informazioni attendibili per il grande pubblico. Non dico che “spetti a noi farlo”, ma dico che se non lo facciamo noi, al giorno d’oggi chi lo fa, concretamente?

Inoltre tenete presente che per il “volgo” che deve essere “divulgato” (passatemi il gioco di parole e la forzatura grammaticale), è NECESSARIO che ci sia qualcuno che faccia da “selezionatore” delle informazioni attendibili, perchè il “volgo” questo non è assolutamente in grado di farlo!

Il successo delle fake news ad esempio si basa proprio sull’incapacità del “volgo” di distinguere le informazioni affidabili da quelle che invece proprio non lo sono. E non c’è nulla da fare: il “volgo” proprio non è capace a farlo, e molto probabilmente mai lo sarà! Quindi l’unico modo per combattere l’ignoranza, la disinformazione e l’analfabetismo funzionale è quello di individuare dei selezionatori autorevoli di informazioni affidabili, e sperare che il “volgo” dia loro retta…

Ecco perchè secondo me siamo proprio noi divulgatori i candidati ideali a ricoprire questo ruolo!