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Mercati di nuovo preoccupati per i tassi

preoccupazione

Oggi la percentuale di probabilità che la Fed possa aumentare i tassi di interesse anche a giugno è salita in modo significativo.

Infatti fino a pochi giorni fa era solamente del 15%, mentre oggi è schizzata addirittura sopra il 35%, più del doppio del giorni scorsi.

Il problema è che sono in aumento i timori per una recrudescenza dell’inflazione negli USA, soprattutto in virtù del fatto che dati decisamente buoni riguardanti il mercato del lavoro suggeriscono un possibile aumento della domanda di mercato per i beni di consumo.

Quando c’è il rischio che i prezzi dei beni di consumo possano salire, un’eventuale crescita della domanda di mercato non fa che aumentare tale rischio, ed in questo momento sembra che negli USA stia accadendo proprio questo.

Se da un lato questa è una buona cosa, dall’altro però dovrebbe obbligare la Fed ad aumentare ancora i tassi di interesse, perchè l’inflazione è ancora troppo elevata. Il problema è che nuovi aumenti dei tassi incrementano anche significativamente il rischio di entrare in recessione entro fine anno.

Fino a pochi giorni fa i mercati immaginavano che entro la fine del 2023 la Fed potesse iniziare ad abbassare i tassi, proprio per ridurre il rischio di recessione. Ora questo scenario sembra sempre meno probabile, ed i mercati stanno già iniziando a scontare addirittura ulteriori possibili aumenti.