Alcuni detrattori del liberismo (che probabilmente in realtà non sanno nemmeno cosa sia…) sostengono che faccia male all’ambiente. Ed invece sembrerebbe essere l’esatto contrario!
Infatti se mettiamo insieme il grado di libertà economiche che gli Stati in giro per il mondo offrono ai propri cittadini, ed il livello della qualità dell’ambiente, otteniamo dei dati che smentiscono completamente l’ipotesi che il liberismo produca maggiore inquinamento. Anzi…
Ecco cosa viene fuori:
In questo grafico vedete a destra i paesi più liberisti, ed a sinistra quelli meno liberisti. In verticale invece c’è il livello di qualità dell’ambiente: come potete notare tutti i paesi più liberisti hanno una qualità dell’ambiente alta (ovvero tutti quelli a destra), mentre tra quelli poco liberisti ce ne sono alcuni che hanno una buona qualità dell’ambiente (tipo Cuba), ma altri che hanno una pessima qualità dell’ambiente. Anzi, tutti i paesi con bassa qualità dell’ambiente sono antiliberisti (tutti quelli in basso), anche se ci sono diversi paesi con basso grado di libertà economiche ma buona qualità dell’ambiente.
In altre parole questo grafico suggerisce che più si diventa liberisti più la qualità dell’ambiente può migliorare, oltre al fatto che il liberismo non fa affatto male all’ambiente.
Ovviamente non ci dice come ciò possa accadere, anche se è possibile che sia legato alla maggiore ricchezza: infatti più un paese è ricco più ha risorse da dedicare al miglioramento del livello qualitativo dell’ambiente, ovvero l’esatto opposto di quanto molte persone, sbagliando, credono!
Va però sottolineato che molte persone commettono questo errore perchè non conoscono la vera definizione di liberismo. Infatti il vero liberismo non è altro che l’applicazione all’economia delle idee liberali (come diceva Luigi Einaudi), ovvero la maggior difesa possibile dei diritti individuali, e lo scetticismo nei confronti del potere politico, come in particolare la difesa del cittadino dall’arbitrio politico (cioè la violazione dei diritti individuali da parte dell’autorità pubblica) mediante la separazione dei poteri politici (fonte: Wikipedia).
Infatti i dati che ho utilizzato per creare questo grafico sono presi dall’Index of Economic Freedom del 2019, e dal Social Progress Index del 2018 (se volete verificare come l’ho costruito scaricatevi il file di Excel con cui l’ho realizzato).
L’Index of Economic Freedom (ovvero l’Indice della Libertà Economica) misura proprio il grado di libertà offerte dagli Stati ai propri cittadini in ambito economico.
Ai primi posti infatti ci sono Stati come la Nuova Zelanda, la Svizzera, l’Australia, l’Irlanda, la Gran Bretagna, il Canada, con gli USA ad esempio “solo” al dodicesimo posto. L’Italia purtroppo invece sta solo al 76° posto, su 171 paesi presi in considerazione, ovvero peggio di Francia, Messico, Turchia, Marocco, Filippine, Albania, Colombia, Indonesia, Botswana e molti altri.
Ecco, il liberismo vero e proprio è questo: offrire ai propri cittadini quante più libertà possibili in ambito economico, come fanno ad esempio in Svizzera, Australia o Nuova Zelanda, e questo non produce affatto più inquinamento!
Purtroppo però per anni molti antiliberisti hanno raccontato una versione molto diversa, e distorta, dl liberismo, solo per cercare di diffamarlo il più possibile (molti di questi lo hanno fatto per interessi personali, legati alla loro carriera politica). Ed è per questo, e solo per questo, che molta gente crede ancora che il liberismo produca maggiore inquinamento (sbagliando).